Roman Vlad
Compositore, pianista e musicologo, uomo di profonda e
vasta cultura, Roman Vlad è nato in Romania il
29 dicembre 1919 a Cernauti (l'attuale Cernovtzy, ora
in Ucraina). Prima di lasciare la città nativa
conseguì il diploma di pianoforte presso il
Conservatorio e nel 1938 si trasferì a Roma
ottenendo nel 1951 la cittadinanza italiana.
Ha frequentato l'Università di Roma e si
è diplomato nel 1942 seguendo il corso di
perfezionamento di Alfredo Casella presso l'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia. Il suo lavoro
"Sinfonietta" ottenne il Premio ENESCU nel 1942.
Nel dopoguerra Roman Vlad, pur continuando la sua
attività di concertista e compositore, si
è fatto apprezzare come saggista e
conferenziere in Italia come pure in Germania,
Francia, nelle due Americhe, Giappone e Inghilterra,
dove insegnò presso la Summer School of Music,
a Dartington Hall, durante i corsi 1954 e 1955.
Direttore artistico dell'Accademia Filarmonica Romana
dal 1955 al 1958 e dal 1966 al 1969, è stato
anche condirettore della sezione musicale della
"Enciclopedia dello Spettacolo" (1958-62).
E' stato inoltre presidente della Società
Italiana di Musica Contemporanea (1960), consulente e
collaboratore del Terzo Programma RAI, Direttore
Artistico del Maggio Musicale a Firenze nel 1964 e del
Teatro Comunale della stessa città (1968-72).
Nel 1974 la National University of Ireland di Dublino
gli ha accordato il titolo onorario di Dottore in
Musica. Presidente della Società Aquilana dei
Concerti (dal 1973 al 1992), ha ricoperto il ruolo di
Sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma.
Dal 1967 è condirettore della "Nuova Rivista
Musicale Italiana", e dal 1973 al 1989 è stato
Direttore Artistico dell'Orchestra Sinfonica della
Radio-Televisione Italiana di Torino.
Dal 1980 al 1982 e, per due mandati consecutivi, dal
1990 al 1994, è stato presidente della
C.I.S.A.C. (Confédération Internationale
des Auteurs et Compositeurs). Fa tuttora parte del
consiglio di amministrazione della stessa C.I.S.A.C.
E' attualmente membro del Comitato direttivo
dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Consulente
Artistico del Ravenna Festival, del Festival Settembre
Musica e del Festival Musicale di Ravello.
Nel 1994 è stato nominato Presidente
dell'Accademia Filarmonica Romana.
Ma Roman Vlad è un uomo sorprendente e non si
è limitato a ricoprire incarichi più o
meno prestigiosi: profondo conoscitore, com'è
ovvio, della Storia della Musica e delle biografie dei
più importanti compositori, ha all'attivo anche
una nutrita produzione artistica in proprio.
Ha scritto opere teatrali, sinfoniche e da camera, fra
cui si ricordano i recenti "Cinque elegie su testi
biblici", "Melodia variata" e il bellissimo ciclo de
"Le stagioni giapponesi, 24 Haiku" (tutte opere
scritte negli anni '90).
Ha inoltre composto anche musiche di scena e da film,
tra cui la colonna sonora del celebre capolavoro di
René Clair "La bellezza del diavolo" (nel
lontano 1950 ha anche ottenuto il Nastro d'Argento per
le sue composizioni cinematografiche).
I telespettatori italiani lo ricordano in particolare
per le competenti - e per certi versi toccanti -
presentazioni del ciclo di registrazioni che il
pianista bresciano Arturo Benedetti Michelangeli,
forse il più grande del secolo, aveva
effettuato per la RAI nel 1962: delle vere e proprie
lezioni che hanno aiutato intere schiere di persone ad
avvicinarsi al mondo della musica e a capire l'arte di
quel maestro della tastiera.
Roman Vlad è altresì l'autore di
importanti opere saggistiche tra cui si ricorda
l'ormai storico "Storia della Dodecafonia" (edito nel
1958), seguito subito dopo da due importanti biografie
di due giganti della musica: "Stravinsky"
e "Dallapiccola".
Molto belli ed importanti anche i saggi degli anni
'80: "Capire la musica" e "Introduzione alla
civiltà musicale".
Dal 1991 è stato eletto membro della Koninlijke
Academie voor Wetenschappen, Letteren en Schone
Kunsten del Belgio. Ha ricevuto il grado di Commandeur
des Art et des Lettres della Académie des Arts
et des Lettres francese.
Dal 1987 all'estate del 1993, è stato
Presidente della S.I.A.E. (Società Italiana
degli Autori ed Editori), di cui è stato
successivamente nominato Commissario Straordinario,
incarico che ha rivestito dall'inizio del 1994 al
gennaio 1996.